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Tuesday, July 16, 2013

Lumen fidei - വിശ്വാസത്തിന്റെ പ്രകാശം

Lumen fidei - വിശ്വാസത്തിന്റെ പ്രകാശം 


ഫ്രാൻസിസ് പാപ്പയുടെ തെരഞ്ഞെടുപ്പിനു ശേഷം ഏറ്റവും കൂടുതൽ ചർച്ച ചെയ്യപ്പെട്ട ഒരു വാർത്തയാണ് ഫ്രാൻസിസ് പാപ്പായും ബനടിക്റ്റ് എമിരിത്തൂസ് പാപ്പായും തമ്മിൽ നടന്ന കൂടിക്കാഴ്ച. സഭാചരിത്രത്തിൽ  തന്നെ ആദ്യമായാണ്‌ ഇപ്രകാരമുള്ള ഒരു കൂടിക്കാഴ്ച നടന്നത്. ഇപ്പോൾ ലോകം മുഴുവനുള്ള കത്തോലിക്കാ വിശ്വാസികൾക്കും സന്തോഷം പകർന്നുകൊണ്ട് ഫ്രാൻസിസ് പാപ്പായുടെ കൈയൊപ്പോടു കൂടിയ ആദ്യ ചാക്രികലേഖനം 'ലൂമെൻ ഫിദെയ്' ജൂലൈ 5, വെള്ളിയാഴ്ച പുറത്തിറങ്ങിയ വാർത്തയും വന്നിരിക്കുന്നു. ബനടിക്റ്റ് എമിരിത്തൂസ് പാപ്പാ  തുടങ്ങിവെച്ച ഈ ദൌത്യം ഫ്രാൻസിസ് മാർപാപ്പ പൂർത്തിയാക്കുകയായിരുന്നു.   ജൂണ് മാസം 23 നു ചേർന്ന മെത്രാൻ സിനഡിലെ അംഗങ്ങളുടെ സമ്മേളനത്തിൽ പുതിയ ചാക്രികലേഖനത്തെ കുറിച്ചു ഫ്രാൻസിസ് മാർപാപ്പ അഭിപ്രായപ്പെട്ടത് ഇപ്രകാരമാണ്, "പുതിയ ഒരു  ചാക്രികലേഖനം തയ്യാറാകുന്നു - നാല് കൈകളിലൂടെ -  ബനടിക്റ്റ് പാപ്പാ എനിക്ക് കൈമാറി, വളരെ ആഴമേറിയ ഒരു ചാക്രികലേഖനം.....അദ്ദേഹം തയ്യാറാക്കി ഞാനത് പൂർത്തിയാക്കി(മുന്നോട്ടു കൊണ്ടുപോയി)". 

ബനടിക്റ്റ് പതിനാറാമൻ എമിരിത്തുസ് പാപ്പാ 2012-ൽ (11 ഒക്ടോബർ - 24 നവംബർ 2013)   വിശ്വാസ വർഷാചരണം പ്രഖ്യാപിക്കുകയുണ്ടായി. 'ലൂമെൻ ഫിദെയ്' (വിശ്വാസത്തിന്റെ പ്രകാശം) എന്ന ചാക്രികലേഖനം, ഈ വിശ്വാസ വർഷാചരണത്തിനു കൂടുതൽ അർത്ഥം നൽകും  എന്നതിൽ സംശയമില്ല.  



Monday, July 15, 2013

Il centenario del cinema indiano




film "Raja Harishchandra".
Il 2013 è un anno speciale nella storia dell’industria cinematografica indiana. Cento anni fa, il 3 maggio 1913, fu proiettato al Coronation Cinema di Bombay (l’attuale città Mumbai) Raja Harichandra, un film muto basato sulla vita leggendaria di re Harishchandra, descritta in diversi libri sacri dell’induismo. Dadasaheb Phalke, il regista di questo film, è considerato come il padre del film indiano. Phalke ha avuto diversi ruoli come regista, produttore, scrittore, cameraman, truccatore, editore, direttore artistico e cine-laboratorista, nel suo primo film "Raja Harishchandra".

Nascita del film Raja Harichandra
Prima di parlare del film Raja Harichandra sarebbe utile fare un passo dietro per capire la relazione dell’industria cinematografica indiana e quella francese. La Francia è considerata come la culla dell’arte del ‘film-making’. Una semplicistica convenzione storica attribuisce ai fratelli Louis e Auguste Lumiere di Lione l’invenzione del cinema e individua nella data della prima proiezione pubblica a pagamento del cinematographe Lumiere (il 28 dicembre 1895, a Parigi) la data simbolica di inizio della storia del cinema.[1] Possiamo trovare una relazione tra Francia e India fin dall’inizio della storia della cinematografia. Anche se la produzione cinematografica è cominciata in India solo nel 1913, è importante che il vero inizio del cinema indiano si data nel1896, anno storico in cui i film dei fratelli Lumiere sono stati esposti al Watson Hotel di Mumbai.[2] Questo è stato l’avvenimento che ha segnato il vero l’inizio del cinema in India, poiché  ha suscitato immediatamente un grande interesse del cinema e ha dato impulso alla realizzazione del cinema India.


Dadasaheb Phalke aveva assistito ad una proiezione di The Life of Christ al Cinema Americano-Indiano di P.B. Mehta e fu ispirato a fare film egli stesso. Era convinto della possibilità di instaurare un'industria cinematografica indigena incentrandola sui temi indiani. A questo proposito egli disse "Come per la vita di Cristo, noi faremo un film su Rama e su Krishna". Così nel 1913 fu realizzato un film dal titolo Raja Harichandra. Questo film narra la storia di un buon re, Harichandra (raccontata nel Ramayana e nel Mahabharata, due epopee della mitologia induista) che per tenere fede ai propri principi sacrifica il suo regno e la sua famiglia agli dei, i quali, colpiti dalla sua onestà, gli restituiscono la gloria posseduta precedentemente. La prima eroina del cinema indiano non era una donna ma un ragazzo giovane, Salunke, che ha agito come Taramati nel primo film indiano "Raja Harishchandra". Dattatraya Damodar Dabke fu il primo eroe di un film indiano nel ruolo di Harishchandra in "Raja Harishchandra" (1913).

3 KHANS
All’inizio di degli anni Venti quasi tutti i film indiani sono realizzati sulle base delle mitologie indiane e dei testi religiosi indù. Dopo l'indipendenza della nazione nel 1947, i film indiani sono stati caratterizzati da temi sociali come la lotta contro la povertà e il sostegno per gli emarginati. Gli anni 1970-1980 sono caratterizzati dalla nascita di un nuovo sistema nella cinematografia indiano, ossia Megastar system. Attori come Rajesh Khanna, Amitabh Bachchan di Bollywood, MGR, Sivaji Ganesan, Rajnikanth, NT Rama Rao, Raj Kumar dal sud dell'India, Uttam Kumar, Prosenjit Chatterjee dal Bengala sono diventati icone, quasi divinizzati e celebrati secondo la cultura e la sensibilità regionale. Con lo Star System nasce anche il Fan system, ossia ammiratori degli attori. Questo sistema si continua anche oggi con i piccoli cambiamenti. Ci sono i club ufficiali di ammiratori degli attori. Questi membri sono pronti anche a versare sangue per dimostrare il loro affetto per i loro beniamini.
Col passare degli anni è cambiata la faccia dell’industria cinematografica indiana. È diventata la più grande industria cinematografica del mondo superando Hollywood: secondo il Central Board of Film Certification of India - l'ufficio che si occupa di visionare e approvare i film - nel 2011 sono stati prodotti 1255 film in India nelle diverse lingue. Fra queste industrie cinematografiche indiane, Bollywood, il cui nome deriva dalla combinazione del nome di città Bombay(l’attuale Mumbai) col simbolo del cinema per eccellenza, Hollywood (dunque Bombay+Hollywood=Bollywood) – viene comunemente indicata come l’industria cinematografica indiana più famosa nel mondo e la prima in India. In realtà, Bollywood è solo una parte dell’immenso panorama del cinema indiano nella lingua Hindi.  Le più famose industrie cinematografiche indiane sono;
Industria cinematografica Bollywood - Lingua Hindi - ha sede in Mumbai.
Industria cinematografica Tollywood - Lingua Telungu - L'industria cinematografica telugu ha sede a Hyderabad nella capitale dello stato di Andhra Pradesh. Il Telugu è la seconda lingua più parlata dell'India. In questo stato si trova anche lo studio cinematografico più grande del mondo, la Ramoji Film City. 
Kollywood - Lingua Tamil - ha sede in Chennai, capitale dello stato di Tamil Nadu.
L'industria cinematografica Bengalese, che da tempo ha sede nella località Tollygunge di Calcutta.
L'industria cinematografica Kannada, con sede nel Karnataka.
L'industria cinematografica Malayalam, ha la sua sede nel Kerala. I film malayalam sono noti per la loro qualità artistica.
L'industria cinematografica Marathi – lingua Marathi- ha sede a Mumbai e a Pune.

Figura 1 Film indiani prodotti nel 2011, divisi per lingua, una rappresentazione grafica creato da Mathew Muriankary seguendo l’informazione della rivista Times of India, 18 aprile 2012.
I film indiani stanno guadagnando una crescente popolarità anche nel resto del mondo, specialmente in quei paesi dove sono presenti numerose comunità d’immigrati. Allo stesso tempo, uno sguardo ai dati complessivi riguardanti il Paese rivela che l'industria cinematografica indiana ha rallentato la sua produzione come anche l’industria cinematografica di Hollywood, a causa di crisi economica. Tuttavia queste industrie hanno resistito a questa diminuzione. Nel corso del 2008, ben 1.325 film sono stati prodotti, nel 2009 il numero è sceso a 1.288, nel 2010 il numero è sceso ulteriormente al 1274 e nel corso del 2011, si è ulteriormente ridotto fino a 1255 film.

Figura 2 una rappresentazione grafico creato da Mathew Muriankary seguendo l’informazione della rivista Times of India, 18 aprile 2012.
Nel cinema indiano la musica, i canti e il ballo hanno un ruolo importante. Ci sono casi in cui alcuni film hanno avuto successo solo a causa della musica e del ballo. Le canzoni sono cantate da professionisti che in play-back si sincronizzano con le labbra degli attori e delle attrici danzanti. Il tema principale dei film indiani è l’amore, e molti di essi sono incentrati su vicende sentimentali o familiari. I critici del cinema indiano spesso mettono in rilievo  cinque aspetti; la lunghezza di un film indiano che è spesso attorno a tre ore, la supremazia degli attori maschili, l’imitazione del cinema Hollywood, la paura che la proiezione pubblica di un film finisca in tragedia, la relazione di alcuni attori con i mafiosi.
Conclusione
In India, un paese di 1,2 miliardi persone, il principale supporto ai film indiani è dato da un pubblico vasto e assiduo.  Ogni anno vengono acquistati 2,7 miliardi di biglietti per il cinema, ma i prezzi medi dei biglietti sono tra i più bassi del mondo; così i ricavi sono soltanto una frazione di quelli di Hollywood. Con più di mille film prodotti ogni anno a un costo stimato dalla Camera di Commercio indiana pari a 122,4 miliardi di rupie (circa 2,2 miliardi di dollari), l'industria cinematografica indiana cerca di superare la trappola della crisi economica. I film indiani anche rappresentano la vita degli indiani: le loro gioie, tristezze, amore, cultura, colori.



Bibliografia

         BERTETTO Paolo, Introduzione alla storia del cinema, Novara, UTET, 2008.
         KABIR Nasreen Munni, Bollywood - The Indian cinema story, London, 2001.
RAJADHYAKSHA Ashish, Encyclopaedia of Indian Cinema, New Delhi, 1994.

Rivista
Times of India, 18 aprile 2012.

Sito web
http://it.wikipedia.org/wiki/Cinema_indiano






         [1] Paolo BERTETTO, Introduzione alla storia del cinema, Novara, UTET, 2008, 3.
[2] http://www.indiaheritage.org/perform/cinema/history/inscene.htm

Wednesday, July 3, 2013

CLERICUS CUP 2013




This documentry is the result of my humble attempt to realize a video for the course of Tv, (FSC, Salesian Pontifical University) in collaboration with the Italian National Sports Club. The final of the seventh edition of the Pontifical World Cup reserved for priests and seminarians studying in Rome.
College Maria Mater Ecclesiae College Vs North American Martyrs.(18th may, 2013)
Questo è il mio primo documentario sportivo realizzato per il corso di Teorie e Tecniche del linguaggio Televisivo, (FSC, università Pontificia Salesiana)in collaborazione con Centro Sportivo Italiano. La finale della settima edizione del Mondiale di calcio pontificio, riservato a sacerdoti e seminaristi, organizzato dal Csi. Collegio Maria Mater Ecclesiae Vs Collegio North American Martyrs.

Please click the following link to see in youtube.




https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=YjohNVEAkLE


photos are from official website of Clericus Cup: www.clericuscup.it